Cinquemila i partecipanti, uno sforzo organizzativo e logistico enorme, coronato da successo con un’ immensa giornata di sole che risplende e dora le foglie lamentuose del sangiovese e del porpora non cardinalizio.
Tre i percorsi: la 13 chilometri con partenza da Castelnuovo Berardenga, la 21 con partenza da San Gusmè scivolando a cascata fra i vigneti circolari di Arceno e la classica della maratona, con i 42 km con partenza dal castello di Brolio, con i partecipanti premiati da una visione d’insieme dagli spalti verso quello che sarà il percorso, verso quella bella in cui si andranno a muovere gli atleti.
Fra Chianti e Berardenga, fra strade bianche e case coloniche intatte, set di film mai appassiti, una lepre che attraversa la strada sotto al castello poco prima della partenza, scendere e risalire, come nella vita e nelle colline, luoghi modellati dalla fatica e sudore.
Di chi corre, di chi lavora, di chi marcia per non farsi mangiare tutta l’uva dai cinghiali.
Fonte: Il Gazzettino del Chianti – Il Cittadino